Inchiesta su atti persecutori per un 19enne scomparso e ritrovato deceduto ad Arzachena

Inchiesta su atti persecutori per un 19enne scomparso e ritrovato deceduto ad Arzachena

Inchiesta su atti persecutori per un 19enne scomparso e ritrovato deceduto ad Arzachena



Era scomparso da casa la mattina del 3 giugno Ivan Dettori, il 19enne di Arzachena che è stato trovato privo di vita dopo tre giorni di ricerche nelle campagne della cittadina gallurese, a due chilometri e mezzo dalla sua abitazione. Adesso la procura di Tempio Pausania ha aperto un fascicolo sulla sua morte, al momento senza indagati.

L’ipotesi di atti persecutori

Il sostituto procuratore Mauro Lavra, come riporta la Nuova Sardegna, avrebbe ritenuto necessario disporre una serie di accertamenti, sulla base di due ipotesi di reato: atti persecutori e morte come conseguenza di altro reato.

Da subito i genitori del ragazzo, Domenica Pusceddu e Giovanni Dettori, avevano riferito agli inquirenti che negli ultimi mesi di vita qualcosa lo turbava. Non solo aveva detto loro di non stare bene, ma aveva anche lasciato l’impiego da aiuto cuoco, lavoro che faceva stagionalmente in alcuni ristoranti e strutture ricettive della zona.

Concordano gli amici: “Era triste, assente, non era lui..”, hanno riferito a La Nuova Sardegna. Che qualcuno possa averlo indotto al suicidio è una delle questioni su cui si tenta adesso di fare chiarezza.

Gli ultimi momenti prima della scomparsa

I genitori lo avevano visto per l’ultima volta proprio la mattina della scomparsa, quando erano usciti per andare a lavoro lasciandolo nella sua stanza. Al rientro all’ora di pranzo, il padre non lo aveva più trovato in casa.

Insieme a lui, mancava solo il suo cellulare, a cui sono state rivolte diverse chiamate, senza che nessuna trovasse risposta.

Le ricerche da parte del soccorso alpino, dei vigili del fuoco, della protezione civile hanno poi portato al ritrovamento del corpo nel pomeriggio del 6 giugno.

La madre: “Voglio la verità”

“Voglio sapere la verità – dice la madre intervistata dal quotidiano sassarese – Nessuno mi restituirà il mio Ivan, ma è giusto che io sappia”.

La salma del 19enne, inizialmente restituita ai genitori, è stata sequestrata dopo 24 ore su disposizione del magistrato per eseguire l’autopsia fissata per domani.



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[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2024-06-09 13:58:46 ,www.repubblica.it

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